mercoledì 28 novembre 2012

Cagliari Cimitero Monumentale Bonaria



monumento a Francesca Warzee
Passeggiando per i viali di questo museo a cielo aperto a parte la calma e il silenzio interrotto solo dal cinguettio di passeri e cardellini, si possono ammirare opere di suprema fattura quali , dello scultore Sartori attivo anche a Iglesias e Ozieri,ma ciò che  si percepisce  prima di tutto è l'amore.
L'amore che i parenti e i congiunti hanno riversato nel marmo.
Il piccolo Efisio Devoto che fu strappato dalla vita troppo presto e che i genitori quasi ne invocano il risveglio con un epitaffio"cattivo!perchè non ti risvegli?"
La studentessa del Liceo che per prima a cagliari riuscì a diplomarsi ma morì troppo presto ,emancipazione di una figura femminile nella storia sarda.
cappella Nurchis
Leggere epitaffio:il riferimento è che la ragazza si
diplomò un successo per una donna ottocentesca
La bellissima tomba dell'aviatore che si può vedere immediatamente dopo le tombe dei nostri soldati della grande guerra,che si inabissò con il suo aereo e che come un divo mostra il suo bel volto.
Le tante morti dell'epidemia di spagnola che nel 1912 sterminò oltre venti milioni di persone nel mondo.....gli epitaffi dolci di madri mogli e mariti che raccontano tristemente la scomparsa di chi amavano,un album di ricordi che è vivo e vitale li davanti ai nostri occhi e che ogni giorno ci aspetta forse per un fiore o per una preghiera.
Parliamo oggi di un monumento in decadenza,non perchè meno bello o meno ricco di storia,è solo perchè le amministrazioni comunali hanno deciso di disinteressarsene fino a condannarlo ad un tremendo destino.
Il Cimitero Monumentale di Bonaria a Cagliari.
Il piccolo Efisio
Che  tristezza
CENNI STORICI
Sorto in seguito all'editto napoleonico ,che prevedeva che le sepolture dovessero avvenire fuori dal centro abitato per motivi igienici,è stato utilizzato tra il 1829 ed il 1968.
Originariamente occupava la base del colle di Bonaria ,successivamente si estese alla sua cima,un ingresso è in Piazza Cimitero l'altro all'apice del colle in Via Ravenna alle spalle della Basilica di Bonaria.
Sepolture importanti al suo interno: tra i tanti il Canonico Giovanni Spano(storico) Piero Schiavazzi(tenore) Ottone Baccaredda (Sindaco di Cagliari) e l'architetto Francesco Gianrizzo autore della facciata della Cattedrale di Cagliari.
L'attuale cimitero sorge su un area di sepoltura punico/romana e dalle prime comunità cristiane di Cagliari(vedi chiesa di San Saturnino)in quelle piccole cavità vennero trovati molti reperti archeologici ora conservati nel museo di Bonaria.Il cimitero venne costruito dal genio miltare nel 1828 e aperto il 1-1-1829,trent'anni dopo venne ampliato dall'architetto Gaetano Cima.
Il viaggiatore francese Vuiller nel suo libro descrisse i monumenti funerari del cimitero di Cagliari di "rara bellezza":le statue descritte bianche e simboliche decorate da corone di fiori e incastonate tra cipressi neri visitate in occasione della commemorazione dei defunti ,impressionarono positivamente il viaggiatore francese,tanto da ispirarlo nel dire al non trovare in quel luogo un ambiente funebre ma un elogio dello sfarzo e della bellezza.
Dal 1968 le sepolture ,se non con deroghe per cappelle private o loculi acquistati prima di tale data,avvengono nel Cimitero di San Michele inaugurato nel 1940.
DESCRIZIONE PRIMO LOTTO
La parte più antica del cimitero è la parte pianeggiante che va lungo il muro perimetrale all'ingresso di piazza cimitero e occupa la base del colle è organizzato in settori quadrangolari.Al centro si trova una cappella in stile neoclassico,attorno alla quale sono preposte le sepolture dei bambini.
L'attuale ingresso principale eretto negli anni 80 ha destato non poche polemiche è decisamente un pugno nell'occhio se paragonato allo stile antico della struttura.
Sullo stesso lato dell'"ecomostro" (ingresso) si trovano delle lapidi di numerosi soldati della grande guerra.
Seguendo il muro di cinta si raggiunge la cappella della famiglia "Chappelle" che ospita la statua del profeta Ezechiele opera del grande scultore Sartorio.
Proseguendo lungo la destra troviamo la tomba del generale Sanna Di Figari e vicino un altra suprema opera si Sartorio il monumento a Francesca Warzee  donna belga del 1894,in essa è rappresentato un gruppo scultoreo con il figlio della donna,un bimbo,che le scopre il viso e le bacia il viso.Struggente.
Oltre il muro dei caduti il quadrato di San Bardilio ovvero aree quadrangolari che prendono il nome dalla chiesa demolita nel 1929.
Le mura che delimitano i quadrati ospitano tra le altre la tomba di Ottone Baccaredda ,(1849-1921)promotore della costruzione del palazzo comunale di via Roma e del Bastione di Saint Remy, dello storico Pietro Martini (1800-1866)aveva qui la sua collocazione e vi sarà ricollocata non appena sarà terminato (l'interminabile)restauro.
Nella parete di fondo  sul muro di cinta,si aprono delle arcate che fungono da cappelle di famiglia,alcune di esse purtroppo fatiscenti.
Birocchi Berola
del Sartori
Interessante la cappella Berola con un soffitto ornato di angeli e nuvole e una parete ornata con una tenda marmorea e un angioletto che con la mano indica il silenzio,opere del sempre attivo Sartorio.
La cappella Calvi ospita oltre alle opere di Sartorio Dipinti e di fronte ad essa la superlativa statua del monumento funebre dell'Avvocato Giuseppe Todde eseguito da Sartorio nel 1897,è  rappresentata in esso una donna anziana in preghiera posta alla base di una stele sormontata dal busto del defunto.
Monumento Todde
La donna è talmente ben rappresentata da sembrare viva e reale i pizzi e i merletti del vestito ancora paiono vibrare del suo respiro.
1835-1858
Oltre i quadrati di san Bardilio tra la cappella e il muro di cinta  in cui si apriva il vecchio ingresso principale ,sono disposti quattro quadrati ,il nucleo originale del camposanto.
Questi occupano sepolture a terra con monumenti rovinati tra cui troviamo la tomba del pittore Marghinotti,degno di nota è il genio alato sulla tomba di Giuseppina Ara ,di Agostino Allegri (1870) e il monumento a Camille Victor Fevrier del Sartorio (1898) costituito dal busto del defunto sovrastato da un angelo che reca in mano un tendaggio.
Nelle mura è riconoscibile la cappella Barrago con il monumento funebre ad Maria Anna del 1880 del Villa.
La cappella Nurchis ospita il monumento a Jenny Nurchis del 1884 del Sartorio scomparsa giovanissima vestita alla moda e scolpita in maniera precisa e realistica.
Maria Ugo Ortu Frontale
Di un certo interesse la cappella Cugia, del Sarocchi.
I quadrati ai lati della cappella e dietro sono per i bimbi con monumenti di grande impatto emotivo:
Maria Ugo Ortu
Retro
Il monumento a Maria Ugo Ortu (deceduta all'età di due anni) del Sartorio , la bimba collocata dietro ad una colonna finemente decorata,posta  dietro ad una balaustra saluta chi ne sta oltre,essa simboleggia il passaggio tra la vita e la morte.
IL VECCHIO CAMPO PALME E IL NUOVO
Il vecchio e il nuovo campo Palme (il nome deriva dalla presenza di un piccolo palmeto)sono due settori organizzati in quadrati ampliati tra il 1858 e il 1906 che portarono la verticalizzazione del cimitero verso il colle.
Essi sono tra i peggio conservati e successivamente fu proprio questo a determinare la chiusura alle sepolture e la progettazione del nuovo camposanto nella zona di San Michele trasferendo anche diverse salme.
Il nuovo campo Palme occupa sepolture dei primi anni 30 ad eccezione del militare francese Perregaux seppellito prima al lazzaretto e poi traslato al cimitero (1837)
A est ,verso la parte alta del cimitero si dispongono diverse cappelle e le sepolture non cattoliche "il cimitero degli inglesi" che si trovava prima in via xx settembre.
Le cappelle che si affacciano nel campo Palme sono in quasi totale abbandono malgrado alcune ospitino sculture di interesse.
ZONA ALTA
La zona alta è occupata da loculi e ossari posti sul muro di cinta di sepoltura più moderna.
Qui ha trovato sepoltura il Beato Nicola da Gesturi poi traslato in un sarcofago nella chiesa dei cappuccini.
Qui anche la tomba di Piero Schiavazzi ,vicinissima all'ingresso di via Ravenna.
gruppo Onnis-Devoto

Maria Anna Barrago


martedì 27 novembre 2012

50 anni di Mick e soci....the Rolling Stones forever young

E' anno di celebrazioni e ne l blog ne ho parlato spesso.....Marilyn , Diabolik ,Bond, e sembra che quest'anno gli anniversari siano numerosi infatti anche Mick e soci hanno festeggiato le 50 candeline.
Ma in una carriera così lunga può capitare di perdersi o di ripetersi....no non per loro che da mezzo secolo cavalcano l'onda di un rock assolutamente e continuamente moderno.
Rapportata agli storici rivali i Beatles (la canzone di apertura del concerto di Mick e soci è proprio dei B)Gli Stones sono rimasti insieme pur avendo subito la perdita di un componente del gruppo(per il Led Zeppelin sancì la fine del gruppo) e di album in album ,di successo in successo,in un continuo rinnovamento e con un feeling infinito con i loro fans.
A Londra il 26 Novembre davanti ad un nutrito pubblico hanno celebrato le loro nozze d'oro con il Rock.
Il pubblico:dai più storici "follower" alle nuove generazioni.
La canzone d'apertura scritta da Lennon/Mc Cartney per gli Stones "I wanna be your man" da il via al concerto molti gli ospiti da Mary J Blige a Jeff Beck,e altri.
E' Mancata Satisfaction la canzone che li consacrò ma forse ci può stare perchè in fondo è stato il pezzo di apertura a sostituire successo a successo in un concerto che è venire a divenire continuo.
Gli Stones partono in tour per ancora molto altro successo alla faccia di chi oggi è giovane e si arrende o di chi non da fiducia ai giovani.....

lunedì 26 novembre 2012

Copia dal vero :Lezione n°2

La scorsa lezione abbiamo parlato della postura e di come si prendono le misure.
ma è giusto chiacchierare un pò di prospettiva in quanto tutto quello che vediamo è soggetto ad una visione prospettica bioculare.
Nella copia dal vero chiudendo un occhio proviamo a trasformarci in esseri monoculari ma il cervello è memore della sua condizione di visione bioculare quindi è sempre una condizione temporanea,le profondità che percepisce una persona che ha un occhio cosiddetto "pigro" non sono le stesse di una persona che ha la possibilità di usare entrambi gli occhi.
Quindi iniziamo a trattare i vari tipi di prospettiva:
la prima cosa che dobbiamo stabilire quando si osserva ciò che si deve riprodurre è il proprio punto di vista:
se si è seduti sarà più in basso ,se in piedi più in alto.
Prendendo per assunto che la superficie terrestre sia piatta il punto di vista costituisce la linea d'orizzonte.
Ad essa ogni linea parallela di una scena andranno a convergere.
Abbiamo quindi come nella figura qui a sinistra una linea di base ai piedi della figura femminile una linea di orizzonte ,agli occhi della donna,e un punto di fuga (in questo caso)dove tutte le parallele correranno a fuga.
esempio di Prospettiva centrale nell'arte
G.De Chirico
Diciamo che la prospettiva centrale è la più intuitiva e anche la più semplice da insegnare il punto di fuga è uno.ma c'è anche tanta monotonia.....serve per paesaggi urbani piccoli scorci e immagini di dimensioni ridotte.

La prospettiva che usa due punti di fuga è la prospettiva che più si avvicina ad una rappresentazione della realtà
Come nell'immagine della prospettiva centrale abbiamo una linea di orizzonte e una linea di terra.
I punti di fuga da uno diventa no due uno a destra ed uno a sinistra.F1 eF2.
Le linee parallele a destra andranno in fuga sulla destra viceversa quelle a sinistra ciò farà prendere vita a dei progetti tridimensionali reali 
Tenendo presente che non necessariamente i punti di fuga devono essere presenti all'interno della rappresentazione(sarebbe un mero lavoro scolastico e di disegno tecnico!)
chiesa
casa

Per disegnare gli edifici questo tipo di prospettiva è l'ideale perchè abbassando la linea di orizzonte si puo ottenere un immagine veritiera di una casa o di una chiesa come nell'immagine.
Infatti prendendo un gruppo di solidi come un parallelepipedo,una piramide che forma il tetto e altri due per formare il campanile si elabora il progetto!
questo è un esempio di prospettiva geometrica
dove nella prima parte c'è il disegno con le sue
misure reali
sotto nella linea di terra le misure reali
danno poi la fuga e creano il rettangolo
"prospettico"
PV=punto di vista ,osservatore,noi
F1,Fd=fughe
LO=linea orizzonte
LT=linea terra
l'angolo del rettangoloè a 90° su 30 e 60°
Se non siamo esperti si parte da un progetto come a scuola con le proiezioni ortogonali facendo una pianta di come sono messi gli oggetti per capire meglio come sono posizionati 
Se provate a ripetere l'esempio di fianco a sinistra con le squadrette vi renderete conto di come la prospettiva sia un modo intelligente e "geometrico"di realizzare il disegno!

Per esercitarsi a "mano libera":
-Porre una serie di oggetti rettangolari scatole grandi e piccole.
-Ci si organizza con la matita come metrodi riferimento per     prendere le misure.(vedi lezione 1)
-Tracciare la linea del mezzo del foglio(v Lez 1)
-disegnare la linea di terra e la linea di orizzonte
sistemare gli oggetti in modo casuale i grandi lontani i piccini vicino al punto di vista.
-Fissare il PV sulla carta quindi disegnare i contorni degli oggetti mandando idealmente in fuga le linee.
Suggerisco di disegnare anche le figure piane che generano i solidi  sul piano di terra ,danno sicurezza nella verticalizzazione delle linee del solido.
Resto qui a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento







giovedì 22 novembre 2012

Cinema:Marilyn Monroe VS Norma Jeane 50 anni d'addio...


Cinquant'anni fa ci lasciava un mito....un icona di bellezza e di stile che degli anni 50 fu divina:Marilyn Monroe.
Nasce povera e il suo nome è un omaggio di sua madre alle grandi star Jean Harlow(all'anagrafe non sbagliano solo dalle nostre parti aggiunsero una "e" a Jean) e Norma Talmadge.
La madre schizofrenica non poteva  occuparsi di lei, e così venne affidata a diverse persone per poi essere definitivamente affidata all'amica della madre Gladys.
Costretta a sposarsi senza un vero sentimento nel 1945 venne fotografata per la rivista Yank.Nel 1946 divorzia dal suo primo marito.
Spronata dal fotografo a fare la modella, ne intraprende la carriera.
Posa per Andrè de Diennes ,paga ogni foto 200 dollari,Le sue foto giungono in una agenzia importante di modelle che le rivoluziona look e portamento,e lavora successivamente per grandi fotografi.
Proprio  Playboy che in copertina la ritrasse su di un telo rosso, agli inizi della sua carriera dal triste epilogo, la rivista porta alla luce degli scatti anche del periodo subito prima la sua prematura e tragica scomparsa, per celebrare i 50 anni dalla sua morte
La galleria "the nude Marilyn"ricostruisce i due volti della diva una bomba sexy,Marilyn, ma anche fragile e bellissima Norma Jeane.
Due volti di una donna unica e che ancora oggi seduce col suo fascino.
"Dentro di lei c'erano due persone in lotta fra loro,questo confiltto era evidente e le foto lo mostrano"spiega Jimmy Jellinek direttore editoriale della rivista.
Il tutto cominciò con lo scatto di Tom Kelley che la consacrò sogno erotico mondiale,riccia biondo rame un letto di velluto rosso e un nudo da pin up.
Una foto del 1949 quando la diva non era una star ed era una ragazza povera la foto le valse solo 50 dollari!
Nella galleria pubblicata da Playboy anche scatti del 1953 in cui Marilyn esce nuda da una piscina.
Era una donna con un carattere sia fragile che forte in realtà è verosimile che la sua vita fosse un film o i film fossero la sua  vita.
Era sicuramente nata per essere una diva ma essere diva costava fatica e stress...e questo la portò a cadere anche nella spirale dei farmaci come successe a sua madre forse uno spettro anche quello che costellò la sua vita.
Fu coinvolta in situazioni che la trascinarono in un vortice dal quale riemergerne puliti sarebbe stato difficilissimo forse la sua morte non è stato nemmeno un incidente ,secondo alcuni studi recenti,pare che l'ipotesi del suicidio non sia la più attendibile.
Resta il suo ricordo quello di una ragazza di talento,con una bellezza mozzafiato che ha voluto disperatamente emergere.

martedì 20 novembre 2012

Artisti:Emile Gallè non per fiori ma per passione

Emile Gallè nato a Nancy nel 1846 è stato un noto artista del vetro francese nato da una famiglia di commercianti in cristalli.
Attorno ai 18 anni si reca in Germania per studiare mineralogia e botanica ,e presto si appassiona e si specializza nel vetro soffiato.
Stringe amicizia con Victor Prouvè figlio di uno dei collaboratori di suo padre e con egli apprende le tecniche del vetro e della decorazione.
Alla fine della guerra franco-prussiana ,Emile parte alla volta di Londra dove rimase affascinato da una collezione di vetri giapponesi. In quel periodo l'arte giapponese era un punto cardine dell'ispirazione degli artisti anche Vincent Van Gogh fu influenzato dal Giappone in diversi suoi dipinti.
L'interesse per l'oriente si ripropone anche nella musica con opere liriche.
Successivamente in Svizzera ed  in Italia visitando musei ed ammirando l'arte del vetro medioevale.
Nel 1873 ,Emile Gallè ritorna nella sua città natale, Nancy,con l'idea di assumere la direzione dell'impresa di famiglia e realizzare opere artistiche in vetro rappresentanti forme della natura sia floreali che animali.
L'esposizione del 1899 fecero conoscere le sue opere intrise di un tale virtuosismo che, memore delle reminescenze delle opere giapponesi,fece dire ai critici che "fu una grande fortuna vedere nascere un giapponese a Nancy"
La natura e l'oriente sono un punto di partenza dell'opera di Gallè che affronta diverse epoche:

  • 1870/1884 periodo trasparente vetri smaltati ,duri ,resistenti con ampie gamme di colore.perfezionando la tecnica con incisione su cabochon di vetro,tipi di gemme di vetro a taglio ovale dalla superficie liscia che venivano applicate sull'oggetto da ornare.Tutte le fasi vengono realizzate a mano dalla fusione all'incisione con mola al diamante diversamente da come si faceva prima (acido fluoridrico)
  • 1884/1897 esplode la passione naturalistica di Gallè dove emergono i suoi studi di botanica.Il suo animo poetico emerge con i "vasi parlanti" sui quali incideva frasi di Baudlaire,Mallamè,e Virgilio,come nel caso più famoso i Vasi di Tristezza :Orfeo ed Euridice,in vetro ialite che imita la pietra omonima simile  all'opale.
  • 1897/1900 una serie limitata di pezzi decorati "marqueterie-sur-verre" e ad "applicazione".Due tecniche difficilissime e molto costose,perchè il procedimento porta alla possibile rottura del vetro.La prima somiglia all'intarsio del legno e consiste nel fissare del vetro fuso in delle incisioni praticate nel vetro colorato che compongono un disegno prestabilito.L'altra invece prevede l'applicazione di parti di vetro colorato vengono saldate a caldo al pezzo e successivamente modellate.
  • Se i vasi tristezza sono cupi e denotano una sorte sfortunata i "vasi malati" creati poco prima della sua morte  avvenuta per una grave malattia nel 1904,Emile annuncia i lugubri presagi della sua tragica fine.


dopo la sua scomparsa la produzione di vasi prosegue,grazie alla consorte, che per distinguere i vasi postumi gli appone una stellina vicino alla firma.
Ancora per qualche anno le opere fanno scuola ma la guerra incombe e la fabbrica che opera solo manualmente finirà presto nell'oblio sacrificata dalla produzione in serie.
Nel 1914 già le sue opere furono vendute per un prezzo ridicolo in un asta a Parigi ormai l'art nouveau era passata di moda la guerra avrebbe spazzato via ogni traccia di quei fasti.
Negli anni 70 un antiquario vendette vasi di inestimabile valore al metro :stabilì un prezzo forfait in base a quanti vasi entrassero in un cerchio disegnato sul pavimento.
Emile oggi non può più lamentarsi la ua opera è stata ampiamente rivalutata all'asta un suo pezzo può valere dai 20mila euro in su.
E il suo amato oriente lo apprezza  acquista le sue opere.

domenica 18 novembre 2012

cagliari a tavola:Wok oggi si mangia etnico!

credits

 Sito in via Newton a Cagliari nei locali dell'ex discoteca Trighamus opta per la formula "all you can eat".
Il Personale è cortese ,gentile,disponibile,ma come tutti i locali della formula "a buffet" devi servirti da solo.
Per quanto riguarda me non trovo la cosa negativa anzi il rapporto qualità prezzo è ottimo!
credits
A pranzo si spende un po di meno a cena di più ma meno di 16 euro a testa per un menù dall'antipasto al dolce (bevande escluse).
Il menù è vastissimo e si spazia davvero e per chi non gradisce il cibo cinese ci sono anche varianti italiane.
La diversità rispetto ad altri locali è la Teppanyaki(grigliata giapponese)ovvero scegli quello che gradisci e il cuoco lo cucina per te e anche li la scelta è assolutamente vasta si va dalla carne al pesce alle verdure ai crostacei.
credits
Il sushi è compreso nel menù c'è meno varietà che in un ristorante giapponese ma è molto molto buono.
Il locale offre anche il Venerdi serata di ballo e altri giorni serate a tema.

venerdì 16 novembre 2012

copia dal vero lezione 1


Disegnare significa produrre segni su carta o su altri supporti con matite o carboncini ma per 

ampliare il concetto e disegnare con l'idea di creare un disegno vero e proprio aggiungiamo la

 tecnica:La COPIA DAL VERO
  • carta da pacchi o blocco schizzi carta spolvero (la carta deve essere leggerissima e poco costosa ma resistente)
  • gomma pane ,matita 2B,3B 
  • tavoletta di legno di dimensioni adeguate al foglio che abbiamo scelto
  • carta gommata adesiva o scotch x architetti (magic)
è preferibile non sedersi in quanto se si rimane eretti la posizione non si modifica ma anche 
appoggiando la tavola ad un tavolo o una sedia ci si può non stancare troppo!

Suddividete il foglio con una croce (due linee perpendicolari) che si incontrano al centro del foglio ciò ci permette di inquadrare il lavoro.Ora:

  • prendere la matita tendere il braccio (ben teso mai molle o piegato è importante per l'unità di misura)e scegliere un modulo sull'oggetto nel caso di una scatola il lato corto per esempio,chiudendo un occhio prendendo fisicamente la misura del lato rapportandolo con la matita.
  • scorrendo con l'unghia del pollice sulla matita dall'apice si determina la misura di quello che diventerà l'unità di misura del nostro lavoro :"il MODULO" con i suoi multipli e sottomultipli.
  • Tale misura andrà riportata una ,due ,tre volte dipende se vogliamo un disegno più grande o ridotta se lo desideriamo più piccolo.
  • Tutto anche altri oggetti saranno rapportati al modulo primario per proporzione.

Come primo soggetto potremo scegliere un cubo?

oppure il nostro uovo?

se siete mancini gli oggetti vanno sulla sinistra se destrorsi sulla destra.Questo ovviamente se siete da soli se decidete di lavorare in gruppo l'oggetto si pone al centro.Il fattore più importante è di non modificare MAI la posizione per non falsare i dati raccolti la sproporzione è in agguato sempre .Se qualcosa non vi fosse chiaro vi invito a chiedere io sono qui anche per aiutare.Alla prossima!

Arte magazine : contro ogni guerra

É triste pensare che popoli civili non sappiano ricorrere al dialogo per risolvere le proprie  controversie.
Che si debba ricorrere a bombardamenti definiti "chirurgici"o "intelligenti" quando di intelligente nel privare qualcuno della propria vita non c'è proprio nulla.
Questa foto l'ho scattata nel paese dove abito questa mattina,ricorda i caduti delle guerre che il paese ha sacrificato in tutte le guerre a cui l'Italia ha partecipato.

Spero che ricordare i caduti in questa lapide possa ricordare che la guerra produce questo ,morte.

giovedì 15 novembre 2012

chiaroscuro 4 lezione

Eravamo rimasti all'ombreggiatura della sfera.
Il chiaroscuro è il naturale passaggio dal disegno lineare quello piatto 2D a quello tridimensionale dato dalla nostra bravura e percezione della luce.
Quindi se il chiaroscuro possiamo applicarlo ad una sfera come ho detto nel precedente post è applicabile a tutti gli oggetti che abbiamo intorno a noi!
osservate quest'immagine:e provate a prendere voi stessi un uovo e a farne una copia.Facciamo delle considerazioni:

  • la luce proviene da destra 
  • l'ombra si proietta a sinistra
  • l'ombra portata (quella che l'uovo ha su di se)è degradante da destra verso sinistra da chiaro a scuro
  • abbiamo uno sfondo che permette al bianco di risaltare come pure alle scale di grigio.
  • notate come la base dell'uovo abbia un'ombra molto marcata nel punto d'appoggio.
quindi armiamoci di pazienza e disegniamo un uovo.
So che può sembrare difficile ma non scoraggiatevi!posso dirvi che ci sono dei tutorial su you tube e su internet che ve lo spiegano meglio di mille parole!
proiettiamo un fascio di luce e verifichiamo i punti che ho elencato.
provate e vedrete che risultati avrete!!!!
Vorrei introdurvi ad un discorso diverso che forse può tornarvi utile lo utilizzava Michelangelo la griglia per riprodurre i disegni .
La griglia ortogonale serve per riprodurre i disegni ma anche realizzandola in acetato per copiare un disegno.
si prende un disegno che vogliamo copiare (lo fotocopiamo per non sciuparlo) e sopra disegniamo una griglia come quella al lato.
ad ogni numero corrisponde una lettera come la battaglia navale e il disegno sarà frammentato in tanti quadratini quindi più facilmente riproducibile!!!!
provate ora a fare una foto al vostro uovo e a inserirlo nella griglia!
Oppure nel disegno sotto c'è la "griglia di Albrecht Durer"

griglia Durer

Nella griglia di Durer il foglio "grigliato"è supportato da una lastra con griglia trasparente ove dietro è posizionato l'oggetto così è più facile riprodurlo!
Ovviamente semplificando all'osso il processo della macchina.
Se vi interessa come è fatto il macchinario ecco il link macchina Durer

cagliari:chiesa di San Saturnino



A Cagliari tra le vie Dante,Logudoro e San Lucifero si trova la chiesa paleocristiana del V secolo DC.ubicata in piazza San Cosimo.
Pare che in essa fossero contenute le reliquie di Sant'Agostino fino al 722DC.
Consacrata nel 1119 ma luogo di culto da molti secoli prima...
Eretta da vescovi africani ,transfughi dopo l'incursione vandala nel nord Africa ,su un antica necropoli romana  era anche sede di un monastero.
In essa era presente anche il sepolcro di Saturno o Saturnino Martire nel 302 DC.
Alcune delle reliquie di epoca romana ,cippi ,colonne,e sacelli sono state rinvenute nell'area di scavo archeologico del santuario.
Tutta la zona circostante ,anche il vicino cimitero  Monumentale di Bonaria,ha delle sepolture antiche di epoca presumibilmente romana scavate nella roccia.
La basilica è all'interno di un area recintata all'interno di essa è inclusa la necropoli paleocristiana di epoca romana di cui parlavo prima.
Ancora oggi si stanno svolgendo scavi archeologici.
Della basilica ,ai giorni nostri,è pervenuta solo una parte ,originariamente  pianta a croce greca e transetto con cupola emisferica all'incrocio dei bracci ,tutti e quattro a tre navate;
L'attuale tempio è costituito esclusivamente solo dal corpo centrale la parte più antica dell'edificio(V-VI sec.)e dal braccio orientale a tre navate chiuso da abside semi circolare.
La facciata occidentale è semi crollata presenta una divisione in tre portali (specchi).
prospetto ovest
I due specchi laterali conservano le architravi e vengono sormontate da lunette a tutto sesto.
Oltre la facciata si accede al pavimento del braccio ovest (sotto l'attuale piano stradale)aperto su una vetrata a specchio sostenuta da un intelaiatura di metallo scuro.
Questa soluzione chiude le tre arcate che ,nel restauro del 1947, vennero chiuse per riservare la struttura, e che nel successivo restauro ,conclusosi negli anni 80, vennero demolite e sostituite con questo sistema.

All'interno di essa c'è un ottima acustica e spesso è sede di concerti di musica e coro .
Per le visite non sono super informata sugli orari di apertura in quanto spesso l'ho trovata chiusa forse perchè essendo sede di scavi archeologici non è sempre fruibile ma se siete da quelle parti avvicinatevi anche solo per dare un occhiata ad uno degli edifici più antichi della Sardegna Cristiana e un posto denso di storia.
Stefania.

mercoledì 14 novembre 2012

cagliari a tavola - Angolo Giusti chic ed eleganza al giusto posto!

Il locale è sito in via Castiglione a Cagliari nel locale che fu la gelateria Golfo degli Angeli negli anni 80.

(La gelateria è a fianco per voi golosoni!)
Sotto suggerimento di mio fratello sono andata ad assaggiare la pizza "all'angolo".
credits di tutte le foto
Steffy Paludo

Il locale è bellissimo, luminoso ,spazioso,e pulito.
Essendo aperto relativamente da pochi anni il locale ha un aspetto fresco e nuovo con un arredamento moderno ed elegante.
La cena è servita su una meravigliosa terrazza.
Il personale è cortese e disponibile e ,come tengo sempre a precisare, è un valore aggiunto sul prodotto!
Il menù è vario e in esso spiccano alcune specialità:la fiorentina,la grigliata mista e il calzone alla nutella per i più golosi.
La pizza è notevolmente grande e gustosa, le varianti di gusto sono moltissime e i prezzi sono assolutamente contenuti.
Posso consigliarlo senza ombra di dubbio!


martedì 13 novembre 2012

cagliari a tavola:Tre Archi la cortesia è di casa

Sito nel viale Diaz di fronte alla sede del Banco di Sardegna, è considerato  il "top player"delle cene di fine anno degli studenti cagliaritani fin da quando andavo al liceo.
Ci sono andata diverse volte, è un locale gradevole ed accogliente: è dotato di un bar all'ingresso dove ,volendo,è possibile anche solo prendere un aperitivo.
Ha due sale distinte: per fumatori e non fumatori.
In più ,nelle serate estive, ha due sale esterne allestite in due splendidi giardini con fontane.
Il menù è ricco di specialità della tradizione locale ma anche la classica bistecca di cavallo cotta alla brace e pizze, cotte nel forno a legna, veramente per tutti i palati.

Io ho avuto il piacere di gustare la pizza.Devo ammettere che la qualità è buona e i prezzi sono contenuti.
Il personale è cortese e molto puntuale.
L'unica pecca del locale ,quando è al chiuso,è l' eccesso di rumore di fondo ,dato forse dal fatto che la sala sia stretta e lunga il suono tenda a rimbombare.
Nel complesso è un locale assolutamente godibile che consiglio!




Arte magazine:non basta l'erosione contro le piramidi.....

Eh si non basta l'erosione a minacciare la testimonianza del glorioso passato degli egizi nella piana di Giza.
Infatti un estremista tuona contro di loro,la loro colpa?Essere l'emblema di una manifestazione di credenze pagane sulla terra.
Per quanto si possa essere rispettosi della religiosità altrui ,e quindi in chiesa si vada a maniche lunghe e braghe lunghe e nei templi si entri senza scarpe, è anacronistico pensare che delle costruzioni umane di 5000 anni possano essere pagane!!!!!
Appartengono a divinità ormai dimenticate che nessuno le venera più ,sono simboli di un passato glorioso e bellissimo di un popolo che non è lo stesso di quello presente oggi in quella zona.
Quegli uomini ,senza particolari attrezzi hi -tech realizzavano cose meravigliose.
L'ingerenza della religione ,qualunque essa sia,e per essa c'è il massimo rispetto, non può privare nessuno dell' arte e delle sue bellezze.
Sarebbe come se la chiesa di Cristo volesse sopprimere le bellezze di Pompei o del Foro Romano,il popolo che rinnega le proprie origini non può vedere bene il proprio futuro.
Per non parlare del ritorno economico che tali strutture consegnano al proprio paese.
Un paese a forte vocazione turistica ,che vanta una delle sette meraviglie del mondo antico sul proprio territorio, non dovrebbe cedere a simili tentazioni che appartengono a distorsioni temporali che non offendono nessuno.
Il paragone sarebbe come se una setta cristiana di oggi volesse far sparire il Pantheon perchè la offende!
Il discorso è che la forte componente religiosa che pervade certi movimenti politici potrebbe spostare l'ago della bilancia circa  la cura e la salvaguardia di antichità storiche...forse non tutti ricordano la fine atroce che fecero le statue del Buddha in Afghanistan o la terribile sofferenza delle tradizioni del popolo tibetano.

lunedì 12 novembre 2012

Cagliari:Il Parco della Musica


viale del parco
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Steffy Paludo
A Cagliari ,dove prima sorgeva un campo di calcio in terra battuta e uno sterrato adibito a parcheggio, un anno fa viene inaugurato un parco cittadino.
Il Parco della Musica,naturale passerella verde tra il Teatro Lirico e l' avveneristico T hotel ,è uno splendido polmone verde nel cuore del quartiere San Benedetto.
Vicinissimo al Parco della Fonsarda ma con caratteristiche ben diverse,il Parco della Musica è progettato per consentire concerti all' aperto ,infatti quest'estate appena trascorsa ha tenuto una stagione fitta di appuntamenti gratuiti per i fortunati avventori,grazie a delle piattaforme dove l'orchestra può essere collocata per suonare.
Ricco di fontane, e con un corso d'acqua riprodotto nella sua lunghezza, ricorda un giardino giapponese moderno con un ponte in legno a circa la metà del percorso.
corso d'acqua centrale
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Steffy paludo
Il rumore delle acque è rilassante.
La musica trasmessa in filodiffusione è altrettanto gradevole.
Il profumo di essenze mediterranee e l'integrazione di piante preesistenti coniuga perfettamente questo meltin pot di piante e alberi ,piante ed essenze rendendo gradevole il passaggio dell'utenza su passerelle di legno e pietra.
Gli sfondi sono il T hotel e il teatro ma anche le scuole che molti cagliaritani hanno frequentato (che hanno rischiato la demolizione per la ristrutturazione della Piazza Giovanni XXVIII e la successiva progettazione del parco)S.Alenixedda e La scuola Cima (oggi credo sia Mameli-Cima)
E'facile arrivare al Parco è difficile andare via vi suggerisco una visita....non avrete da pentirvi.
Stefania.
corso d'acqua centrale vista
Thotel
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Steffy Paludo

Fontana
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Steffy Paludo

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Steffy Paludo

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 Steffy Paludo


c'è tempo anche per la protesta
degli impiegati del teatro!
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Steffy Paludo