giovedì 8 novembre 2012

Pittura:Burri e la materia dolore e rinascita


Città di Castello 12 Marzo 1915 - Nizza 13 febbraio 1995


Alberto Burri ,medico, prigioniero di guerra,pittore in Texas  sotto prigionia....
Alberto Burri pioniere di un nuovo concetto spaziale con i suoi "Catrami" e i suoi "Bianchi" nel 1946 a Roma....
Logorio ,distruzione ,materiali di recupero ,astrazione e costruzione ,la materia si modella ,si degrada ,si rovina.
Insieme a Lucio Fontana è l'artista italiano(Fontana è nato in Argentina) che porta il concetto spaziale sulla tela e conia un nuovo stile artistico: l'informale.
creditsBianco
vinavil su tela
51x45 cm
catrami
Le prime opere sono caratterizzate da ,"Catrami"-"Gobbi"-"Muffe" sono realizzati con materiali come:  pitture ad olio, catrame e pomici ma anche acetato di polivinile..... tra un inquadramento astratto e la linea pittorica.
Negli anni 50 Burri sperimenta sulle tele l'impianto di sacchi sporchi ,bucati , logori strappati e ricuciti.
Essi sono attaccati sulla tela, rossa o nera ,e sono rappresentazione di un arte spaziale che ,oltre al recupero formale del rifiuto, ne da sostanza e corpo.
Abbandonata la sperimentazione dei sacchi, durata circa cinque anni, l'artista si dedica ad altri materiali, camicie stoffe indumenti ,con essa  l'idea di ricerca del ricollocare i rifiuti che  vuole simboleggiare la condizione umana di scarto,dolore e di rinascita.
La sperimentazione di Burri prosegue,  successivamente con la serie delle combustioni .
rosso plastica
Con una fiamma brucia cellotex ,legni o altri materiali inserendoli nelle sue opere. Il risultato è straordinario,nuovo e choccante per l'arte.
Il fuoco è sia generatore di vita ma anche corrosore di quella vita che sia dona che distrugge.


La massima espressione dell'uso della fiamma  è raggiunta nei "cretti".
creditscretto di Gibellina
un intero paese terremotato si trasforma in
opera d'arte chiuso in uno scrigno di cemento

cretto "Lava"
I cretti sono una serie di opere  che prende forma a partire dagli anni settanta .
Grazie  all'uso di pigmenti ,pietra polverizzata e vinavil fissata a caldo sul cellotex  le opere  assumono  così l'aspetto della terra essiccata al sole traspaiono quasi  desolazione.
La terra , il fuoco elementi primordiali ormai depredati dalla vita come dall'acqua.
Nelle opere Di Burri avviene "tutto dopo" tutto è un divenire come in una sorta di macchina del tempo virtuale che ci proietta in un futuro prossimo e ci mostra cosa succede a privare dell'essenza della vita un luogo.
Sia i materiali che sono già"usati" sia le rappresentazioni che vivono una seconda esistenza ormai prive di qualcosa e ci raccontano una storia ,un ricordo ,una vita precedente.
Burri ha influenzato pesantemente tutta l'arte successiva,la sue poesia ,la sua forza narrativa ,espressa per immagini è talmente profonda da aver messo in discussione il concetto di arte fino a quel momento.

L'arte non è apparenza, ma essa stessa vita , un opera non rappresenta ma è essa stessa identità ,le opere di Burri vivono e respirano una loro storia e una loro connotazione che ha ispirato molti pittori che lo hanno succeduto.

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